Tsipras chiama il popolo e la sua Sovranità: l'Europa deve riflettere

Credo che l'Europa nei confronti della Grecia stia adottando una linea che non guarda al futuro, dell'Europa stessa prima di tutto, e credo che tutta l'Europa, di fronte alla situazione complessiva Greca debba fare una riflessione importante.

Le parole di Tsipras, che rimanda a referendum popolare le decisioni su come affrontare il futuro, danno il senso della sovranità popolare, e della democrazia.

Ho sin dall'inizio aspramente criticato Tsipras per la sua spavalderia nella campagna elettorale, per la convinzione che ha instillato nel suo elettorato, e nel popolo greco, raccontando che sarebbe riuscito a far ingoiare all'Europa le richieste inapplicabili di risanamento del paese, le richieste di far fronte ai pagamenti dei debiti, e così via. Perché ho sempre pensato che non sarebbe bastata la linea dura per cambiare lo status quo, e che le promesse al popolo greco fatte così non avrebbero fatto altro che creare nuove e false aspettative.

Ho visto la linea dura invece adottata dall'Europa, fatta di decimi di percentuali, di misure a tavolino e di richieste che di fatto rischiano di schiavizzare la nazione Greca senza dare alcuna prospettiva di rinascita e di crescita.

Ed ho letto le parole di Tsipras rivolte al suo popolo, parole che mi hanno fatto riflettere e ripensare alle mie convinzioni.

Ed allora oggi sono convinto che sarebbe giusto ed onesto, se crediamo nell'Europa, e se vogliamo che diventi una vera coalizione Sociale, economica e finanziaria, che ogni Stato converga verso la rivisitazione complessiva delle richieste verso la Grecia, e che si trovassero soluzioni condivise per aiutare una nazione a rinascere, per la dignità del popolo greco, per la dignità dell'Europa e per la dignità di ognuno di noi, affinché realmente ci possiamo sentire parte integrante di una vera unione, pensando che ciò che sta accadendo alla Grecia, potrebbe succedere ad ognuno degli Stati membri.

Questo penso sia giusto.