mercoledì 23 dicembre 2015

Troppo Giusti è il nuovo rotocalco cinematografico di RAI2

Quando pensiamo al rotocalco cinematografico, ci viene immediatamente in mente "Appuntamento al Cinema" a cura dell'Anica-Agis.

Per quelli della mia generazione, era un cult assoluto aspettare il rotocalco della Rai per sapere le uscite e vedere "le anteprime", che all'epoca era il nome convenzionale, oggi ovviamente sostituito da un più moderno, commestibile e soprattutto anglofono "trailers".

Ecco, tutto questo aveva un sapore meraviglioso che ti proiettava nel mondo del cinema con quella adorabile emozione che era il poter capire che cosa avresti visto nel grande schermo a breve.

E laddove non erano esistenti gli streamings, i netflix, e tutte le modalità odierne di fruire del veicolo cinematografico comodamente seduto a casa, sapere ciò che avresti visto a breve nelle sale, era oro colato per chi, come me, si nutriva di film e pop corn.

Tutto questo nella Rai è mancato per tanto tempo, sino all'arrivo dell'idea stupenda di Marco Giusti, critico cinematografico, regista ed autore televisivo, che ha ripensato come di raccontare il mondo dellla distribuzione cinematografica in un format che rende davvero merito all'industria del cinema, e che riesce a raccontare l'agenda cinematografica con competenza e capacità critica.

domenica 13 dicembre 2015

Partire dalle emozioni per arrivare ai luoghi del cuore: ti mostro un posticino

Di solito si raccontano i viaggi per poi arrivare alle emozioni.


Nel nuovo sito  "Ti mostro un posticino" di Francesca Barra , Lucana di nascita, giornalista, scrittrice, presentatrice Radio e TV, ma anche fotografa, viaggiatrice appassionata, mamma e moglie, sono le emozioni che prendono il sopravvento, e ci guidano verso i "posticini" da lei scelti, e testati, per creare stupore. 

venerdì 11 dicembre 2015

Recensione della raccolta di poesie "Raccogliere le rose" di Hiwot Malerba

La poesia è bellezza restituita.

Penso questo, sempre, quando leggo le poesie, e nella raccolta della giovane Hiwot Malerba, ho ritrovato tanta bellezza restituita.

Restituita a chi legge le sue poesie.

"Raccogliere le rose" è il nome di questa opera prima di una giovanissima poetessa che esprime uno scrivere moderno, essenziale, travolgente.

mercoledì 25 novembre 2015

In viaggio verso la consapevolezza


"Io non so più come raccontare queste cose, non posso portarvi tutti qui"


Mi ha colpito molto questa frase dello spettacolo di Andrea Iacomini, portavoce UNICEF per l'Italia al Teatro Franco Parenti di Milano.

Un racconto profondo, coinvolgente e vero, che descrive la complessa avventura di un portavoce di un'organizzazione umanitaria, l'UNICEF, nella sua missione dedicata ad alzare il livello di attenzione dell'opinione pubblica sui drammi delle guerre che coinvolgono i bambini del mondo.

giovedì 5 novembre 2015

Mettersi in gioco è l'unica strada per cambiare le cose

Si chiamano economie sociali.

Le social e sharing Economies, che contemperano quella meravigliosa capacità di mettere a disposizione le proprie competenze e risorse per la comunità.

Ed è la nuova strada che può dare la spinta alla rinascita sociale del Paese, attraverso le diverse sfaccettature che può assumere, veicoli di solidarietà, contribuzione e interazione sociale, al servizio dei cittadini, e quindi di noi stessi.

Siamo davvero convinti che l'uscita dalla crisi sia  solo una Responsabilità di chi ci governa?

mercoledì 14 ottobre 2015

INSOMNIA, la TV 3.0: semplice, dinamica, vera

Con questo post faccio i complimenti a Giovanni Terzi, giornalista che collabora con Il Giornale, per il suo nuovo programma sul canale 163 di Sky, in onda su La3TV, ogni martedì alle 24 circa. 

Si chiama "Insomnia", ed è un contenitore notturno che racconta il mondo della notte, con una modalità nuova, degna della migliore televisione 3.0, e cioè con l'interazione diretta con i social network, e quindi la compartecipazione del popolo del web al racconto.

domenica 11 ottobre 2015

Design Circus 2015 - Green Edition: dal riciclo al recupero


Vi avevo raccontato di Design Circus in un post precedente al titolo "Creatività ed innovazione a portata di mano".

Oggi vi voglio raccontare l'edizione "Green" che si è svolta a Milano in questi giorni (10 e 11 Ottobre), nella meravigliosa cornice di palazzo Giureconsulti in Via dei Mercanti, e che ha visto protagonisti i designer dell'eco-sostenibile innovativo, patrocinata dal Comune di Milano, ineserita nel contesto di Expo in Città.


martedì 6 ottobre 2015

La realtà virtuale non esiste più


Nel mio post precedente "Troppa gogna e poco elogio fra il popolo del web, ho affrontato i motivi che secondo me sono alla base di una gogna mediatica senza precedenti, ed ho provato a trovare le risposte alla possibilità di uscire da questa deriva negativa, che a mio avviso sta facendo ammalare il web.

Per far questo mi ero ispirato ad un post di Stefano Quintarelli, uno dei pionieri dell'introduzione di Internet in Italia, ed al suo paradigma secondo il quale "internet è LA dimensione immateriale dell'esistenza".

Vorrei oggi provare ad approfondire questo paradigma, che seppur espresso nel lontano 2014, trovo quantomai attuale se non addirittura rivoluzionario.

lunedì 28 settembre 2015

Fra magia e cultura il festival dei Gufi a Grazzano Visconti

Che Grazzano Visconti fosse indicato come un luogo stupendo, ricco di angoli e prospettive suggestive, era sicuramente nell'agenda del turista informato.

Quello che non era riportato fra gli appunti, è la magia creata dal connubio perfetto della presenza dei gufi in questo luogo affascinante e meraviglioso.

Si perché il Festival dei Gufi , che si è tenuto nello splendido borgo medioevale il 26 ed il 27 di settembre, mi ha davvero emozionato.



mercoledì 23 settembre 2015

Troppa gogna e poco elogio fra il popolo del WEB


Negli ultimi tempi è' diventata ormai insostenibile l'aria che si respira in rete.


Da un lato ci sono i cafoni, maleducati, troll, che di mestiere, di massima sotto mentite spoglie web, operano un'azione costante di vituperio, minacce, aggressioni ben oltre i limiti della censura, perseguibili penalmente. Ma sono un fenomeno conosciuto e perimetrato, che sta sempre di più perdendo terreno di fronte alle segnalazioni, blocchi e denunce che man mano il percorso di consapevolezza della rete sta producendo.

Dall'altra la parte sana della Rete,  che pian piano rilevo stia perdendo identità a causa di un processo di omologazione che sempre più orientato alla critica distruttiva, che sta modificando sensibilmente l'approccio ai social media. 

domenica 13 settembre 2015

Complicato, complicate, compliquè, complicado....

Ho riletto un mio post del 2013, che ho trovato così attuale, ed attualizzato, che non posso fare a meno di riproporlo.

In un mondo così frenetico come quello di oggi, avevo individuato strade di semplificazione che in parte si sono già realizzate.

Mi interessano molto i vostri commenti quindi vi aspetto.

"Siamo complicati, sempre di più.

La nostra vita è complicata, e noi ne siamo spesso responsabili, senza attenuanti di sorta.

Una vita complicata è una vita che non lascia spazio ai sogni, e atrofizza la capacità di interagire col mondo, quello che vorremmo e, costantemente, ci costringe ad accettare quello che ci viene proposto, dallo stereotipo di turno, impotenti e passivi.

martedì 8 settembre 2015

Un sogno chiamato Europa: io ci credo ancora

C'è un sogno che si chiama Europa.

E' il sogno di quelli che, come me, sono cresciuti nel percorso di creazione dell'Europa unita, hanno vissuto la graduale trasformazione delle relazioni internazionali, ed hanno gestito materialmente il momento in cui è arrivata la moneta unica.

Il sogno di quelli che hanno visto tanti ragazzi andare in giro per le nazioni a studiare, nei progetti di interscambio culturale come l'Erasmus, ed hanno creduto, fermamente, che un'Europa unita sarebbe stata possibile.

lunedì 3 agosto 2015

Sulla chiusura del Cocoricò e dintorni

Sono molto dispiaciuto per ciò che è successo, una tragedia immane, una sconfitta della comunità, ma sinceramente ho trovato la chiusura del Cocoricò anacronistica.

domenica 12 luglio 2015

DYSTOPIA: Storia di ordinaria sopravvivenza

Per mio figlio, per finzione cinematografica, per un video che ha partecipato al Premio Artistico Boccioni 2015 il cui tema  era 

"f r a g m e n t a" 

“… cogliere l’attualità come rovescio dell’eterno nella storia, e prendere l’impronta di questo lato nascosto della medaglia”

“… esiste un appuntamento misterioso tra le generazioni che sono state e la nostra.”
Quel che conta è la bontà non la bellezza
… “frammentarietà”: il frammento come carattere specifico della modernità, ma anche come modalità di scrittura testuale. Smarrita l’unità originaria, la cultura occidentale si ritrova smarrita a interrogarsi sul senso che assume la vita e la verità all’interno dello spazio delle grandi metropoli, dell’avvento di nuovi mezzi di comunicazione, della diffusione radicale del consumismo industriale. 

classificandosi al nono posto, ho finto di essere un "sopravvissuto".

sabato 11 luglio 2015

Renzi sceglie la strada più difficile: guardare oltre il suo mandato

Provo a fare un parallelo, che a molti di voi non piacerà, lo so ma io invece lo trovo calzante.
Ieri approvata la legge sulla riforma della scuola. 

Migliorabile, sicuramente, come migliorabili sono tanti aspetti delle riforme che Renzi ha fatto in questo ultimo anno. 

Poteva scegliere la strada più semplice, fare le scelte di breve brevissimo termine, rattoppare qua e là, qualche manovrina con qualche specchio per le allodole, e tenere botta fino a fine mandato, fare contenta l'opinione pubblica evitando le pesanti, anzi direi massacranti critiche ricevute da tutti, manifestazioni varie di dissenso, che servono sempre per migliorare le cose, ovviamente. 

La sensazione che colgo invece dal suo fare è che abbia scelto la strada più difficile, quella che guarda ben oltre il suo mandato, quella che pone le basi per un cammino più lungo e sostenibile, i cui effetti non sono immediati (alcuni sono peraltro auspicati come quelli del Jobs act), basi che guardano lungo.

Un po' come questo detto cinese che mi è venuto in mente pensando a questi aspetti, che dice che ad un uomo gli dai un pesce, lo sfamerai solo per un giorno, se gli insegnerai a pescare, lo sfamerai per una vita intera.


Ecco forse ora serviva imparare a pescare.

domenica 28 giugno 2015

Creatività, arte ed innovazione a portata di mano

"Creatività, arte ed innovazione a portata di mano" ecco il titolo che avrei dato ad un mio post se fossi stato un blogger di design nel vedere la rassegna di Design Circus Milano 2015 a Milano.

Anche questa volta sono rimasto impressionato dalle idee innovative che gli artigiani di tutta Italia hanno proposto, creazioni uniche ed interessanti.

sabato 27 giugno 2015

Tsipras chiama il popolo e la sua Sovranità: l'Europa deve riflettere




Credo che l'Europa nei confronti della Grecia stia adottando una linea che non guarda al futuro, dell'Europa stessa prima di tutto, e credo che tutta l'Europa, di fronte alla situazione complessiva Greca debba fare una riflessione importante.

Le parole di Tsipras, che rimanda a referendum popolare le decisioni su come affrontare il futuro, danno il senso della sovranità popolare, e della democrazia.

sabato 20 giugno 2015

Giornata Mondiale del Rifugiato

Oggi è la Giornata Mondiale del Rifugiato.

Questo pianeta è il nostro rifugio, siamo tutti rifugiati.

Non serve erigere muri, servono percorsi sostenibili di pace e fratellanza. 

Ed è su questo che si giocherà la partita del futuro dell'umanità 


giovedì 28 maggio 2015

lunedì 11 maggio 2015

martedì 5 maggio 2015

Recensione del libro "Verrà il vento e ti parlerà di me" di Francesca Barra

Ci vuole coraggio per inseguire un sogno.

C'è tanto coraggio in questo romanzo di Francesca Barra, il coraggio di raccontare le proprie origini, le proprie radici, e trasformarle in un racconto meraviglioso, ed emozionante, che fa vivere un sogno.

venerdì 17 aprile 2015

Genitori e figli nell’era del WEB: gli #youtubers in Italia

Sono partito da questa domanda:

come posso entrare in contatto con il mondo dei miei figli, conoscere i contenuti che frequentano, essere partecipe della loro vita Web, senza essere invadente, retrogrado o tantomeno costrittivo, e quindi fuori luogo?

mercoledì 8 aprile 2015

Steve McCurry un testimone stupendo del nostro tempo

Sono stato alla mostra "Oltre lo sguardo" di Steve McCurry, fotografo noto per aver fotografato la ragazza Afghana nel campo profughi di Peshawar in Pakistan, ma non so quanto altrettanto noto per le sue meravigliose fotografie.

E' un testimone del nostro tempo, si, proprio così. 

mercoledì 1 aprile 2015

E' nato #periscope il social 3.0

Ci siamo. 



Siamo in diretta, proprio così, con Periscope,  il nuovo social lanciato da Twitter, ora si può trasmettere in diretta streaming dal proprio cellulare, o tablet.

domenica 22 febbraio 2015

#noielagiulia recensione di un gran bel film tutto italiano

Ho appena finito di vedere Noi e la Giulia, di Edoardo Leo.

  

E' davvero un bellissimo film.

Un soggetto che incorpora il sogno di tanti, quello di provarci, di provare a cambiare la propria vita.


Bello quindi il soggetto, realizzato attraverso una commedia spassosissima, man che allo stesso tempo,  trasmette tanti valori positivi ed importanti.



C'è la resistenza civile, raccontata attraverso la lotta al pizzo, nel contraltare della voglia di affrancarsi dalla consuetudine di abbassare la testa, di rinunciare, di aver paura, il tutto raccontato con la leggerezza della commedia, attraverso la quale vengono messe in evidenza le tristezze del nostro paese, come la corruzione, il razzismo, l'emarginazione, l'aberrazione sociale, la mafia.



Ma con altrettanta maestria, vengono sapientemente distillati i valori fondanti, della bellezza, della legalità, dell'integrazione sociale, della fiducia, dell'amicizia, e della speranza.



Tutto condito meravigliosamente con i colori, i sapori e le luci della nostra meravigliosa terra, l'Italia.



C'è la rivalsa dell'individuo, che nella coesione dell'amicizia, ritrova la spinta vitale per riuscire ad affermarsi, a coronare il proprio sogno, contro tutto e contro tutti, nella ricerca di se stessi nutrendosi dei valori portanti della solidarietà e della giustizia.



C'è la donna ed il valore per la vita, a prescindere, senza pregiudizi, come priorità assoluta, una donna dolce, decisa, provocatrice di fattori positivi, di creatività e di coesione, perno su cui alla fine si muove la storia, nella sua meravigliosa realizzazione.



C'è un cast di professionisti di grandissimo spessore, partendo da Claudio Amendola, mattatore assoluto,  anima e cuore sempre nelle sue parti decise e coinvolgenti, 





ed il "bello" Argentero, che sfodera le sue migliori capacità disegnando un personaggio difficile e complesso facendocelo vivere in modo autentico, con la sua timidezza che ci fa sentire tutti umani, normali, 





per incontrare il bravissimo Stefano Fresi, caratterista strepitoso e simpaticissimo, con le sue debolezze che si trasformano sempre in esilaranti sipari, interprete di un personaggio ossessionato dalle sfighe e dalle insicurezze






ed Anna Foglietta, con una recitazione vera, spontanea e davvero impeccabile, un personaggio eclettico del nostro tempo, che si muove nell'ambito dei pregiudizi da abbattere, dispensando lezioni di vita vera, interpretata mirabilmente



Un commento a parte merita Carlo Buccirosso, maestro di recitazione, con tempi, toni, espressioni e caratterizzazioni davvero perfette, da grande cinema.









Ed infine lui, Edoardo Leo, strepitoso. Una recitazione davvero impeccabile, raffinata e curata, con quella grande ironia che lo caratterizza, ma anche introspezione che tocca corde profonde. Un film ben realizzato, orchestrato bene nelle dinamiche, nel dosaggio dei ritmi e dei contenuti, esilarante nella sua sceneggiatura simpaticissima, specchio di un'Italia di oggi, con i suoi compromessi, le sue macchiette dialettali, mirabilmente distribuite nelle varie caratterizzazioni, ma mai troppo marcate, o fuori luogo, sempre misurate. Un grande lavoro che testimonia la grande professionalità e sensibilità di Edoardo Leo, che in questo film dimostra una grande crescita personale.



Bellissima la fotografia, nei panorami stupendi di una Basilicata dai campi di grano color oro, densa di atmosfere, di giochi di luce, e di grande energia.



Un film, rotondo, di quelli che quando finiscono, ti lasciano il sapore di buono, del bene che ti fa sentire bene, e del male che alla fine, viene esorcizzato.


Un grande film italiano.

Lo consiglio a tutti 


martedì 17 febbraio 2015

Lettera aperta al Presidente della Rai Anna Maria Tarantola sulle chiusure dei programmi che trattano di resistenza alla mafia



Spett. Presidente della Rai – Radiotelevisione Italiana



Gent.ma Anna Maria Tarantola




Milano, 16 febbraio 2015


Presidente,

sono un abbonato RAI che segue da vicino i temi di resistenza alla mafia.

mi permetto di scrivere alla Sua attenzione per la recente e preoccupante e crescente assenza dai palinsesti dell’emittente Nazionale, siano essi radiofonici che televisivi, di programmi che come alcuni in passato, siano dedicati alla memoria, alla resistenza alla mafia, alle vittime di mafia, ai territori, alla rinascita degli stessi ed alla speranza dei loro abitanti.

E’ passato un anno circa da quando programmi come “La bellezza contro le mafie”, su Radio Uno Rai, condotto dalla Giornalista Francesca Barra, un programma di approfondimento importante sulla geografia mafiosa,  che ha raccontato più di 2000 storie di resistenza alla mafia, insieme a “La tredicesima ora”, programma del Giornalista Carlo Lucarelli, di approfondimento su aspetti di cronaca nera, legata anche ad omicidi di stampo mafioso, come il caso di Lea Garofalo, sono stati chiusi.

Tagli motivati da aspetti di budget. Aspetto importante, ma che per questi temi, dovrebbe trovare delle priorità.

Un anno di silenzio, dove tante voci di voci hanno smesso di raccontare le loro storie, dove il silenzio ha lasciato spazio alle scelte di palinsesto, creando il timore che non si ritenga che la verità possa ancora fare notizia.

Perché in questi programmi di verità si parla, e si è parlato, di storie di resistenza e di ingiustizie, di persone, di famiglie, di uomini e donne delle scorte, di figli di vittime di mafia, di morte, di dolore, di speranza.

Voce e speranza che attraverso questo tipo di programmi aiutava chi, nella propria tragedia, nei soprusi subiti, nel futuro sottratto, proprio in quella voce poteva ancora trovare la forza di credere in un futuro migliore, affinché la violenza, le atrocità e la meschinità del fenomeno mafioso potesse essere raccontata a tutti.

Ed invece, è calato il silenzio. Ci sono state sporadiche trasmissioni che hanno dedicato stringati interventi o servizi, ma niente più di continuativo, pianificato, strutturale.

Il silenzio, che quando si parla di mafia, non deve mai accadere. Quel silenzio che cancella la memoria, il ricordo, e favorisce il prolificare del concetto mafioso, che proprio in quel silenzio, striscia virulento, se ne appropria, lo trasforma in baluardo di omertà, in testimonianza di inesistenza.

Nel silenzio, Dottoressa Tarantola, la mafia si rafforza.

Ed un altro capitolo rivestono i premi alla memoria, come quello di Mario Francese, giornalista del Giornale di Sicilia, assassinato dalla Mafia il 26 gennaio 1979, premio al quale recentemente ho avuto il privilegio di assistere, e che nonostante la rilevanza dei messaggi e dei valori in esso contenuti, non è stato degnato di un passaggio nei Telegiornali delle nostre Reti Pubbliche Nazionali.

Premi come quello dedicato a Paolo Borsellino, e tanti altri, dove vengono premiati impegni importanti di natura letteraria e giornalistica, testimonianze di verità e resistenza, di lotta e coraggio delle parole.

E non è accettabile che non vengano date informazioni di questi eventi nei palinsesti dei TG Pubblici Nazionali, eventi alla memoria di uomini che hanno cambiato il corso della storia del nostro Paese, che hanno gettato le basi per la sconfitta del fenomeno mafioso, pagando con il sacrificio della loro vita.

E ci si chiede perché, da un lato l'impegno prodigo a tutela dei temi di resistenza di verità venga premiato, e dall'altro, in un'Italia devastata dalla corruzione, criminalità organizzate che impantanano e gestiscono tutti i business a livello nazionale, di testimoni di giustizia a cui viene eliminata la scorta, di figli di vittime della mafia a cui non vengono riconosciuti diritti, di parenti di vittime degli uomini e donne della scorta, non siano realizzati, anche con budget minimi, i programmi a scopo sociale di estrema utilità del Servizio Pubblico, che invece vengono chiusi.

Ed allora io Le chiedo come possa non essere forte la consapevolezza che un Servizio Pubblico di questo tenore sia indispensabile per la salvaguardia ed integrità del diritto alla verità.

Ma cos'è il diritto alla verità.

E' su questo che bisogna soffermarsi, ed interrogarsi. Perché se riusciamo a connotare questo diritto, possiamo capire il grave errore sia stato fatto nel chiudere questi capitoli di informazione, nel Servizio Pubblico.

Il diritto alla verità è la forza universale che muove le coscienze nella ricerca costante di giustizia e legalità. Ed è per questo che diritto alla verità e Servizio Pubblico sono strettamente interconnessi. E' compito del Servizio Pubblico garantire un'informazione ispirata al diritto alla verità, che possa dare voce a chi non ha i mezzi e le possibilità per farla sentire, nei capitoli più tristi della nostra società.


Ed è per questo diritto, che io Le scrivo, affinché programmi di informazione Pubblica di questa caratura, non vengano eliminati per sempre dai palinsesti, che vengano promossi spazi informativi nuovi e dedicati a la resistenza alla mafia.

Perché questo diritto non venga precluso, per le generazioni a venire.

Per quei giovani che sempre di più hanno bisogno di essere supportati nella conoscenza dei capitoli più oscuri della nostra storia affinché ne siano coscienti, informati e possano formare le loro coscienze nella ricerca della legalità attraverso la consapevolezza che esistono le mafie, ma esistono storie che raccontano di come alle mafie si è detto no, esiste la forza e la speranza di organizzazioni sul territorio che lottano quotidianamente per sconfiggere il senso di omertà, che ancora, e tanto, esiste in tante aree del nostro Paese.



Con stima.

Un abbonato Rai.

Roberto Furesi

 




mercoledì 11 febbraio 2015

Premio Mario Francese - La forza della memoria linfa vitale preziosissima nel percorso umano e didattico dei nostri ragazzi




Il 9 febbraio è stata una giornata speciale. 


C'è stata tanta bellezza nella cerimonia di assegnazione del premio alla memoria di Mario Francese, giornalista del Giornale di Sicilia, assassinato dalla mafia il 26 gennaio 1979. 



Il premio, organizzato dall'Ordine dei Giornalisti di Sicilia, e dall'associazione Uomini del Colorado, si è svolto nella cornice stupenda del liceo Vittorio Emanuele II, liceo storico di Palermo, dove lo stesso Mario Francese frequentò.


Nel liceo, gremito di studenti, si è raccontata una storia importante, una storia di storie, di coraggio, di impegno e di spirito di servizio.



Una testimonianza quella di oggi, che ha riconosciuto il talento dei giovani, e l'impegno dei professionisti già affermati.




Ci sono stati gli studenti, che hanno raccontato chi era Mario Francese, e nei suoi valori ci si sono riconosciuti, raccontandoli con grande consapevolezza, con parole ed immagini stupende.

C'è stata la meravigliosa trasposizione del dolore in senso di libertà con la lettura da parte di Salvo Piparo, della lettera che Francesco Foresta, direttore del giornale Live Sicilia , scomparso di recente, ha lasciato come ringraziamento a tutte le persone a lui care, una lettera che ha donato sollievo e portato grande commozione, accompagnata dal suo ricordo fatto da Giulio Francese, un ricordo intenso ed ispirato.


E poi le parole di Lello Analfino dei Tinturia, esortazione ai giovani e di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, regalandoci a cappella una canzone molto bella, dal titolo "Cocciu d'Amuri". 





C'è stata la forza delle parole di Silvia Francese, nel ricordo stupendo di suo nonno, fatto di sfumature meravigliose, di insegnamenti, e di quel viverlo quotidianamente nel suo esempio, affinchè egli, anche se mai conosciuto, possa essere sempre con lei. 
Un momento molto emozionante, un regalo bellissimo che ha donato a tutti noi la sensazione di viverlo, in quel momento, con lei.



C'erano Ficarra e Picone, che hanno sdrammatizzato con quella loro grande abilità di raccontare le grandi verità del nostro tempo, con sottile ironia, tema portante del premio, che hanno ricordato Padre Puglisi, e la sua ricerca costante di affrontare le difficoltà con il sorriso.

E ciò che in tanti hanno sottolineato, è il tema della normalità, quella di Mario Francese e di tutti quelli che scelgono il percorso della ricerca della verità, per far vivere la legalità, nell'idea di non essere definiti "eroi" se si testimonia la verità, considerando che se ciò accade, voglia significare che troppi, allora, siano coloro che testimoniano il contrario. 

Ed ha vinto il coraggio della verità, quello di Lirio Abbate, giornalista de L'Espresso, e Federica Angeli, giornalista di Repubblica, entrambi sotto scorta, per le loro inchieste, legate allo scandalo di "Mafia Capitale" per la loro capacità e coraggio di raccontare le verità difficili, scomode, che cambiano il corso delle cose. Una vita sacrificata per il coraggio delle parole, per quella ricerca meticolosa, minuziosa e importante, un grande esempio di giornalismo di inchiesta al servizio del Paese.



E' stato estremamente importante e di grande valore scegliere una scuola come luogo di testimonianza, perché i giovani possano recepire quei valori universali che sono alla base di ciò che il premio vuole testimoniare, una eredità importante, che con la premiazione dei cronisti più giovani rappresenta concretamente un percorso credibile, e con quella dei professionisti più affermati, il consolidamento di quei valori, linfa vitale preziosissima nel percorso umano e didattico dei ragazzi. 



E spiace che i media nazionali non dedichino degli spazi al racconto di eventi come questo, che arricchiscono la memoria e testimoniano la grandezza di uomini e donne che hanno fatto grande il patrimonio valoriale di intere generazioni, costruendo, e pagando con il sacrificio della loro vita, presupposti indelebili sui quali fondare il cammino di speranza del nostro Paese.






Link al sito di Mario e Giuseppe Francese  ed al servizio della Redazione sul premio   

Link al video "Il Silenzio è dolo"

Marco Ligabue feat. Lello Analfino e Othelloman