lunedì 11 maggio 2015

#expo2015 è meravigliosa. Siamo al centro del mondo

Si, Expo 2015 è meravlgliosa.

E non mi importa particolarmente
se siamo in ritardo, perché mi sento davvero al centro del mondo.


Sicuramente si poteva fare di più, potevamo arrivare all'inaugurazione con migliori condizioni di allestimento, ma comunque questo non deve, mai, scalfire, l'importanza di essere, oggi, nel centro degli interscambi culturali del mondo.

Teniamo conto che l'intervento a bonifica di appalti, contro la corruzione che imperversava, le sanatorie varie e rivisitazioni delle assegnazioni d'appalto hanno sicuramente rallentato i lavori, e sotto questo profilo, personalmente, ben venga.

Voglio davvero guardare alla positività di questo incontro mondiale di tradizioni, di culture e di etnie, che si fondono insieme alla ricerca di un filo conduttore che possa unire ambizioni, esigenze e innovazioni.

L'allestimento è impressionante, un grande perimetro "a forma di pesce" come ce lo ha descritto un addetto ai lavori, all'interno del quale, in una distanza massima di 1,5 km, prende vita una delle più grandi manifestazioni Socio culturali del mondo.

Fanno impressione gli innumerevoli stand, caratterizzati e personalizzati dalle varie Nazioni, con l'intento di portare all'attenzione quanto di più caratteristico possa restare nel cuore del visitatore, con percorsi illustrativi i più disparati.

Non farò la rassegna delle Nazioni, che ha poco senso, mi soffermerò sulle sensazioni che ho provato attraverso alcune di esse, che vogliono però rappresentare una percezione di grande energia.

Ecco, si, ho colto tantissima energia nelle persone, nella cura delle esposizioni, del visitatore.

Energia positiva che si traduce in piatti tipici Regionali, come l'allestimento Italiano all'interno di Eataly, suddiviso in 20 ristoranti Regionali, che con una formula molto efficace a menù fisso, offrono la possibilità di assaggiare piatti tipici locali, cucinati da chef del posto che si alternano ogni giorno.

Ed anche tantissimo orgoglio nel modo di rappresentare le bellezze, e le peculiarità dei propri paesi, le iniziative più importanti in corso, orientate sempre ai temi della sopravvivenza, della natura, degli ecosistemi da salvaguardare, orientata alla nostra sopravvivenza su questa Terra.

Ecco, c'è tanto amore nel voler portare all'attenzione del visitatore, l'essenza vera di ogni cultura autoctona, le simbologie e le tradizioni peculiari, che si tramandano da generazioni, relativamente al cibo, alle arti, ed ai luoghi.

Un cammino che necessariamente richiede più di una visita, perché la vastità della fiera, e la necessità di poter approfondire con i tempi giusti, ogni Paese, mal si coniugano ovviamente.

Fra le aspettative che avevo maturato all'origine, vi era quella di immaginare ogni area di ogni Paese interamente dedicata al cibo, ed invece la piacevole scoperta è stata che ciò che prevale sicuramente è il percorso conoscitivo che poi, indubbiamente, si caratterizza anche nella parte legata all'alimentazione.

Fra i padiglioni che più mi hanno colpito sicuramente è il Kazakhstan, che ospiterà Expo 2017. Una terra meravigliosa che avevo già visitato, essendo stato ad Almaty per qualche giorno in occasione di una visita di lavoro.

Un paese che sta crescendo e che ha risorse incredibili, che ti accoglie nella visita con un filmato a 3D a "volo d'uccello" impressionante, che tifa attraversar
e il paese, una terra immensa che abbraccia quote di territori davvero imponenti.

A discapito di paesi più europei, già conosciuti, abbiamo prediletto la ricerca di mondi lontani, che non ci appartengono, per trovare risposte alle innumerevoli domande che su quei mondi ci poniamo sempre, scaturite ovviamente dal mistero che avvolge, spesso, le nazioni più lontane.
E quindi Messico, con le sue meraviglie, le sue Tequila e Mezcal, dei quali ovviamente non abbiamo disdegnato un assaggio, passando per il Qatar, con i suoi meravigliosi colori, per finire fra Giappone e paesi Africani.

Il messaggio che voglio portare con questo post è di estrema positività ed entusiasmo nei confronti del privilegio che abbiamo avuto ad ospitare una manifestazione di questo calibro. Contro qualsiasi aspettativa, seppur con qualche sistemazione da fare, il centro del mondo ci sta testimoniando, ed io francamente al centro del mondo mi sono sentito, per una giornata.


Sentitevi anche voi, senza rancori, rammarichi e sensi di insoddisfazione, al centro del mondo.




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