Quando pensiamo al rotocalco cinematografico, ci viene immediatamente in mente "Appuntamento al Cinema" a cura dell'Anica-Agis.
Per quelli della mia generazione, era un cult assoluto aspettare il rotocalco della Rai per sapere le uscite e vedere "le anteprime", che all'epoca era il nome convenzionale, oggi ovviamente sostituito da un più moderno, commestibile e soprattutto anglofono "trailers".
Ecco, tutto questo aveva un sapore meraviglioso che ti proiettava nel mondo del cinema con quella adorabile emozione che era il poter capire che cosa avresti visto nel grande schermo a breve.
E laddove non erano esistenti gli streamings, i netflix, e tutte le modalità odierne di fruire del veicolo cinematografico comodamente seduto a casa, sapere ciò che avresti visto a breve nelle sale, era oro colato per chi, come me, si nutriva di film e pop corn.
Tutto questo nella Rai è mancato per tanto tempo, sino all'arrivo dell'idea stupenda di Marco Giusti, critico cinematografico, regista ed autore televisivo, che ha ripensato come di raccontare il mondo dellla distribuzione cinematografica in un format che rende davvero merito all'industria del cinema, e che riesce a raccontare l'agenda cinematografica con competenza e capacità critica.
E per corollare una buona formula televisiva, la grande intuizione è stata affidare la conduzione del programma ad Andrea Delogu, professionista che reputo eclettica, multitasking e "looking forward", cresciuta nella musica, mai prestata a nessun mestiere sempre sul pezzo, divisa fra radio con i Sociopatici, su Radio2, tv fra il "Processo del Lunedì" e questa trasmissione, insieme alla Disco Entertainment con Ema Stokolma, DJ di fama internazionale, con la quale condivide l'esperienza in giro per le Disco come "Voice" animatrice della serata nel duo "Stocklogu".
Ora parliamo degli aspetti peculiari del programma.
Si fa promo, e questo mi sembra scontato, ma si fa con classe. Non è pubblicità, e nemmeno rassegna, è informazione cinematografica, il che rappresenta una bella differenza.
Il concetto di informazione è alla base del palinsesto del programma, che ovviamente prevede, per ogni puntata, il racconto di una delle uscite più recenti, attraverso le interviste agli ospiti che vengono invitati in trasmissione.
Unico e vincente è il connubio fra Marco Giusti e Andrea Delogu, che nella loro narrrazione si complementano adeguatamente dividendo gli interventi fra critica e narrazione, e stimolando il dibattito narrativo con ritmi sempre adeguati, che coinvolgono il telespettatore rendendolo partecipe del racconto stesso.
Il tutto brillantemente orchestrato da Andrea Delogu che si conferma brillante e contemporanea nella sua conduzione, sempre attenta ai ritmi ed alle sensibilità sugli ospiti che man mano si susseguono, mettendoli sempre a loro agio, aspetto importante che consente alla trasmissione di avere una sobrietà e freschezza impagabili.
Troppo Giusti è quindi un contenitore "giusto", equilibrato e di grande attualità, che senza l'ausilio degli effetti speciali, per dirla in gergo cinematografico, riesce a rapire il telespettatore nel racconto del cinema, nei suoi retroscena, aprrofondendone con competenza, tutte le sfaccettature e mettendo in evidenza molte sfumature, in una prospettiva sobria e competente allo stesso tempo.
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