lunedì 28 settembre 2015

Fra magia e cultura il festival dei Gufi a Grazzano Visconti

Che Grazzano Visconti fosse indicato come un luogo stupendo, ricco di angoli e prospettive suggestive, era sicuramente nell'agenda del turista informato.

Quello che non era riportato fra gli appunti, è la magia creata dal connubio perfetto della presenza dei gufi in questo luogo affascinante e meraviglioso.

Si perché il Festival dei Gufi , che si è tenuto nello splendido borgo medioevale il 26 ed il 27 di settembre, mi ha davvero emozionato.





Diviso fra gli aspetti naturalistici legati all'osservazione - anche dal vivo - di questi stupendi rapaci, ed i momenti culturali di grande spessore previsti dal programma, insieme ai percorsi artistici, culinari ed artigianali legati al luogo, questo festival rappresenta un momento di grande unicità.




Lodevole la possibilità di poter osservare dal vivo i rapaci, di cui se ne sono potute osservare 9 delle 10 specie presenti in Italia (provenienti da situazioni particolari da centri di recupero)  e poterli così fotografare anche da vicino, in un percorso conoscitivo e divulgativo estremamente interessante. 

Esperienza unica.

Organizzato in maniera eccellente, si è davvero potuto familiarizzare con le caratteristiche di questi uccelli così particolari ed emblematici, ascoltando dalle voci degli specialisti, le loro caratteristiche e le particolarità delle abitudini, che nella loro natura non vivono ovviamente in cattività.

Ed allora fra bancarelle di cibo delizioso, artigiani, creativi ed operatori dell'ingegno, i gufi hanno preso possesso di tutto il Borgo, nelle loro forme più disparate, trasformando tutto in una fiaba bellissima ricca di magia. 

E la magia si è traslata in tante iniziative anche per i più piccoli, con laboratori e corsi di creatività, fra fumetti ed acquerelli, dove i gufi hanno preso forma e colore attraverso la fantasia dei bambini.

Madrina del Festival è stata Francesca Barra, giornalista e scrittrice di origini Lucane, che dopo aver inaugurato il festival in presenza delle autorità, ci ha raccontato - in un momento culturale di grande spessore - le origini del suo ultimo romanzo Verrà il vento e ti parlerà di me, edito da Garzanti, ambientato nella sua terra, la Basilicata. 

Al microfono di Marco Mastrorilli, ornitologo e direttore artistico del Festival, Francesca ci ha emozionato col suo racconto fatto di tradizioni, passioni, di amore e di valori ancestrali come la famiglia, il rispetto  e l'amore per la cucina. Si perché proprio la cucina è uno dei fili conduttori del romanzo, che si tramanda fra i due personaggi chiave, attraverso le ricette, quelle antiche Lucane, raccontate da una sapiente nonna, Teresa, donate in eredità a Caterina, la  nipote prescelta, sognatrice, alla ricerca di un posto nel mondo.

E fra le tante ricette, una in assoluto è la più affascinante, che costituisce uno dei momenti più emozionanti del romanzo, la ricetta del cuore di nonna Teresa: l'amore. 

E proprio questo passo ha rappresentato un bellissimo momento di grande emozione quando l'attrice Antonella de Collibus, lo ha recitato in diretta, in una interpretazione davvero coinvolgente, ricca di trasporto.

Sul palco del festival, oltre alla madrina  Francesca Barra si sono alternati tantissimi ospiti davvero speciali, fra cui Davide Oldani, Ambasciatore di Expo 2015, Emanuele Biggi, conduttore di Geo di Rai 3, e tanti altri fra esperti di gufi e civette, scrittori e divulgatori scientifici, in una cornice culturale davvero ricca di contenuti importanti, sia per i grandi, che per i più piccini.

Un evento che mi ha lasciato particolarmente impressionato dalla sua bellezza, e che merita davvero il plebiscito di pubblico ricevuto, presente anche in questa quarta edizione in quantità davvero significativa.

Ed ho già nostalgia di quei gufetti meravigliosi, ai quali l'anno prossimo dedicherò di nuovo altro tempo per conoscerli meglio.




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