martedì 7 giugno 2016

Il giorno dopo di Andrea Iacomini - Recensione


La storia di Enrico appassiona.


Appassiona la sua passione. Ed è toccante il paradigma del giorno dopo.

Perché quel pensiero del giorno dopo è il regalo che Enrico fa a tutti noi che leggiamo questa storia.

E ci trasporta in un tempo che per chi è della mia generazione, ha ricordi forti, passati, e presenti.


Enrico ha tante debolezze, che sono le radici dei suoi mille sogni, mille paure, che sono le fondamenta del suo grande coraggio.

La politica, la famiglia, premurosa ed attenta, gli anni '80, i valori forti degli ideali da perseguire, tutto al servizio di un percorso tracciato, deciso, definito da sempre, anche se nascosto: l'impegno umanitario.

Fra le gemme preziose che muovono il filo conduttore di questo racconto, prima in ordine di comparizione, è l'introspettiva politica, che Enrico ci racconta con il privilegio di chi l'ha vissuta da vicino, senza risparmiarsi. Della passione di un padre tramandata con coerenza e libertà. 

Anni difficili, di impegni veri battuti sul campo, sui convegni, sulle sezioni, abilmente raccontati con la meticolosità e la schiettezza dell'addetto ai lavori, del pasionario che sogna di fare carriera in politica. i Zaccagnini, i Veltroni, i Rutelli, i Dini, nomi che abbiamo conosciuto, e che Enrico ci fa ricordare in questo suo percorso narrativo. 

E poi le delusioni, le sconfitte, i compromessi non accettati, l'abbandono, le scelte, sofferte, che poi si riveleranno vincenti, e che porteranno Enrico ad intraprendere quella strada, già scritta da sempre.

Il racconto degli anni '80, meticoloso ed emozionato, nei colori, nelle canzoni, nell'aria che si respirava allora, che per chi è della mia generazione, la stessa di Enrico, provoca sempre ricordi molto intensi, che ci portano durante la lettura a considerare Enrico un amico di sempre, con i suoi compagni fedeli come "fratello Lexotan e sorella En" inseparabili per combattere gli attacchi di panico, che accompagnano Enrico per un lungo periodo della sua esistenza.

Terza e più importante gemma  l'impegno umanitario che Enrico intraprende ad un certo punto della sua vita. Quel destino scritto, da sempre, per una persona sensibile come lui, che opera nel bel mezzo di una crisi migratoria epocale, quella che sposta migliaia di persone nei campi profughi, quella che uccide migliaia di persone, soprattutto bambini.

Un racconto struggente fra le tante, troppe difficoltà che vivono le popolazioni che fuggono delle guerre nei loro paesi, accolte in campi profughi che spesso sono delle vere e proprie città, mal attrezzate, con latrine a cielo aperto, con epidemie e malattie che si diffondono rapidamente ed inesorabilmente, con tutti i compromessi e le aberrazioni che 


Rappresentante e portavoce di una organizzazione umanitaria, Enrico attraversa questa esperienza con la voglia di poterla raccontare e portare a conoscenza di tutto il mondo, con mille problematiche. Incontri importanti con persone straordinarie, che nel romanzo sfociano anche in amori impossibili, ed anche dolori che si snodano in un susseguirsi di emozioni forti, e di gioie infinite, i chiari e gli scuri di posti inimmaginabili. 


Nei numerosi viaggi attraverso i campi profughi, Enrico porta con se negli occhi il dolore e la speranza di tanti bambini, donne e uomini che hanno perso tutto. E come dice un passo del libro

  "..bisogna imparare a non portarsi a casa quelle storie, quei volti, quei drammi. Pena, un coinvolgimento perverso che ti distoglie dall'obiettivo, e non ti permette di aiutare gli altri. Perché hai troppo bisogno di essere aiutato tu."

Andrea Iacomini ci regala un racconto parzialmente autobiografico, che si rivela estremamente toccante per la complessità in cui si sviluppa.

Fare il portavoce di una grande organizzazione umanitaria com Unicef, cercare di sensibilizzare tutta l'opinione pubblica, i governi, i media per alzare i livelli di attenzione su drammi epocali come quelli che si stanno consumando in Siria, ed in tante parti dell'Africa, che stanno producendo un flusso migratorio senza precedenti, con bambini non accompagnati che vivono in condizioni disperate di abbandono, è un lavoro estenuante. Che spesso spinge a voler mollare tutto, come successo ad Enrico nel racconto.

Enrico/Andrea in questo racconto riesce a farci arrivare l'urgenza e l'importanza di agire immediatamente per cambiare questo stato delle cose, ed allo stesso tempo scuote le coscienze nei confronti del mondo dell'informazione, sempre più distratto dai target e dai consensi, e non dalle priorità del mondo. 

Un libro che con leggerezza voluta, scritto con linguaggio semplice, ci racconta un dramma immenso, restituendoci un regalo importante: la speranza di un giorno dopo, quello in cui poter cambiare vita. per tutti. 



Il giorno dopo - Andrea Iacomini
Edizioni Ponte Sisto
Pagine 201 - Euro 15



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