venerdì 1 luglio 2016

Studio Azzurro: narratori contemporanei dell'immagine


Nell'atmosfera magica di Palazzo Reale a Milano, è in corso la mostra "Immagini Sensibili", opere dedicate all'immagine interattiva e sperimentale, realizzata da Studio Azzurro, gruppo artistico creativo di sperimentazione visiva nato agli inizi degli anni '80, Milano.



Trentacinque anni di storia dell'immagine in tutte le sue sperimentazioni, rappresentano davvero un valore unico nel panorama artistico per Studio Azzurro, il cui lavoro è riconosciuto anche in ambito internazionale.




Veniamo subito rapiti dalla immediatezza delle opere, nate in periodi dove la tecnologia era ancora agli albori, che ancora oggi hanno una attualità che colpisce profondamente.








Ci Accompagnano nel racconto Leonardo Sangiorgi, storico fondatore di questo esperimento artistico, e Laura Marcolini, direzione artistica e coordinamento editoriale, che ci racconta l'evoluzione della ricerca e sperimentazione nel corso di questi anni,



Tutto è volto a dare allo spettatore la possibilità di muoversi nello spazio, attraverso video ambientazioni sensibili che liberano le energie artistiche trasformandolo  in uno  "Spett-Attore" , protagonista in simbiosi con la creazione stessa.


Dall'opera del nuotatore, realizzata con tecniche che immaginate oggi sembrano così lontane, dove vengono abbattute le barriere mono-video per poter trasmettere allo spettatore una dimensione reale di ciò che sta osservando, alle termo-camere, sperimentazione effettuata attraverso l'uso di azoto liquido, che mette in evidenza solo le aree più calde della ripresa, che quindi pone come centrale il prendersi cura delle cose da parte dell'uomo, cose che diventano  visibili solo dopo che la mano umana le massaggia, scaldandole. Un messaggio questo ancora oggi di un'attualità straordinaria.



Opere antesignane del concetto del "touch-screen", dove per la prima volta gli spettatori possono, anzi, devono toccarle, come nell'opera "Tavoli", nella quale attraverso un colpo sul tavolo appunto, si da vita a nuove scene e rappresentazioni sul tavolo stesso.


Meravigliosa anche l'opera ispirata a Miracolo a Milano, realizzata proprio per la  sala delle Cariatidi del Palazzo Reale, opera nella quale i personaggi raccontano le loro storie e poi salgono nella volta, in uno spettacolo suggestivo e mistico.


Da sottolineare "Meditazioni Mediterraneo", che ritrae dei paesaggi "instabili" di un viaggio fra i sensi ed i luoghi che si affacciano nel nostro mare, e che da Sardo ho colto particolarmente affascinante ed allo stesso tempo struggente, quando ad essere rappresentati erano i paesaggi siriani, ritratti prima che la guerra li distruggesse per sempre.



Ovviamente mi soffermo solo su alcune delle installazioni presenti, fra le tante presenti in mostra. Immagini elettroniche, miste a percorsi di percezione unici, mettono lo "Spett-Attore" al centro della mostra stessa, fra reale e virtuale, in un connubio che nella mostra sembra non avere tempo.


La mostra sarà aperta sino al 4 di settembre, ed a tutti i lettori sento di consigliarla vivamente, soprattutto agli amanti della videoarte ed ai cultori dell'immagine in tutte le sue forme.





















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